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Africa calda, Africa affamata, Africa luminosa, Africa che chiede aiuto, Africa dei profumi, Africa che cerca il miraggio della sua pace. Ma è guerra. Guerre combattute tra le case di città lontane dai veri luoghi dei conflitti e portate sugli schermi televisivi di tutto il mondo. Guerre in cui è difficile individuare il nemico e dove il nemico si maschera, diventa nebulosa, appare e scompare. Insomma, guerre non più guerre. Dal dicembre del 1992 le truppe delle Nazioni Unite sono schierate in Somalia e con loro i nostri soldati. Agosto 1993, Febbraio 1994: sono i giorni di questa storia fatta di emozioni, riporti precisi, amicizie, dolori, scherzi e risate. È una storia che non da spiegazioni, va oltre la dimensione asettica di esperienze riportate, non fa analisi sui moti che regolano il pianeta, ma ci riporta coi piedi per terra verso i ristretti confini di questi uomini e delle loro giornate. Ci consente di aprire una finestra su quello che vuol dire essere, oggi, un soldato di pace nel mondo. È una storia vissuta che si conclude sapendo che quello che è iniziato nell'agosto del 1993 continua oggi attraverso altri confini.